Padroni del proprio contesto

Postato da Paolo Camerin |01 Giu 19 | 0 commenti

Padroni del proprio contesto

Dal 1989 mi occupo di vendite, o meglio credevo di occuparmi di vendite da quella data fino a quando incontrai Sebastiano Zanolli. Fu nell’ottobre del 2008 ad una cena della Grande Differenza. L’anno successivo partecipai ai primi corsi di formazione di Sebastiano. Eravamo in una decina di persone che alla sera, dopo il lavoro, si trovavano a casa di Seba fino a sera tardi.(ndr Sono stati in assoluto i più belli corsi di formazione che io abbia mai fatto).

Una delle verità che più mi colpi del corso “Conversazione sulla Vendita” fu che tutti noi vendiamo anche chi non lo fa per lavoro. Vendiamo quando da bambini dobbiamo chiedere il permesso ai genitori di fare qualche cosa, vendiamo da adolescenti quando dobbiamo chiedere per i primi appuntamenti, vendiamo da grandi in qualsiasi occasione siamo chiamati a confrontarci con gli altri. Quello che cambia è la moneta di scambio.

Da allora di corsi di formazione ne ho frequentati molti, quasi tutti sulla vendita e negoziazione, ho una quantità di libri considerevole che parlano di questo argomento, spiegano tecniche di vendita, superamento delle obiezioni, conclusione e moltissime altre.

Poi, pochi mesi fa, volendo migliorare le mie capacità di presentazione di nuovi prodotti, strategie e altro ho cercato libri che trattassero l’argomento. Uno di questi di Oren Klaff “Pitch Anything” in poche pagine ha smontato tutto quello che avevo appreso fino ad ora. Cito dal libro: “Le tecniche di vendita  sono state create per coloro che hanno già perso lo scontro tra schemi mentali”

Lo schema mentale, secondo l’autore, è lo strumento che usi per combinare proficuamente potere, autorità, forza, informazioni e status.

“Tutti usiamo degli schemi mentali relazionandoci con gli altri, e lo schema vincente governa l’interazione sociale, assume per così dire, il controllo del contesto.”

Devo confessarvi che queste affermazioni mi hanno abbastanza turbato, e contribuito ad aumentare i miei pensieri e i miei dubbi su come si può fare la differenza.

La fase successiva delle mie elucubrazioni mentali è però la cosa che in questi ultimi giorni occupa maggiormente la mia mente nei momenti di riflessione

E se anche nell’interazione con noi stessi ognuno di noi adottasse degli schemi mentali e la via per essere felici fosse proprio quella di assumere il controllo del proprio contesto?

Voi cosa ne pensate?


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