Dopo aver letto il libro di Claudio Casiraghi “Marketing Etico” mi sono appassionato a questo tema.
Se fate un breve ricerca su internet si possono trovare varie definizioni di Etica.
L’etimologia della parola deriva dal greco ethos che, nel pensiero filosofico. Era lo studio dei costumi, delle pratiche umane e dei comportamenti.
Su Garzanti linguistica ho trovato queste due definizioni:
- insieme di norme morali e di comportamento che un individuo o un gruppo di individui segue nelle proprie azioni
- parte della filosofia che si occupa del problema morale, cioè del comportamento dell’uomo in relazione ai mezzi, ai fini e ai moventi:etica edonistica, utilitaristica
Si associa quindi alla parola etica anche la parola morale e spesso vengono usate come sinonimo una dell’altra.
Un’altra definizione che ho trovato :
Dottrina o indagine speculativa intorno al comportamento pratico dell’uomo di fronte ai due concetti del bene e del male;
La parola Etica, nel corso degli anni, mi sembra aver modificato il suo significato da semplice studio del comportamento a definizione di cosa è bene e male.
Ma quello che è bene è sempre giusto? Tutto è relativo e dipende da quale prospettiva osserviamo, secondo me.
Riposto una spiegazione tratta dal libro di Casiraghi che spiega molto bene il concetto:
“Per un genitore può essere giusto che un figlio consegua una laurea di alto livello e quindi lo mandi a studiare in un’università blasonata magari all’estero, allontanandolo così dalle proprie amicizie e abitudini. È evidente che dal punto di vista dell’obiettivo (laurea) la scelta è giusta, ma, dal punto di vista della libertà di autodeterminazione e quindi dello sviluppo psicologico del figlio, non appare così evidente.
C’è secondo voi un sistema, un metodo o una regola per definire in modo assoluto cosa è etico e cosa non lo è?
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